Coppetta mestruale: 5 motivi per sceglierla.

 

Sonia Levantino, è un’ostetrica Cup Counselor e specializzata nella riabilitazione del pavimento pelvico. In questo articolo, ci illustra 5 dei buoni motivi per scegliere la coppetta mestruale.

 

 

“La prima volta che ho sentito parlare di coppetta mestruale era il 2013. Era una pubblicità su facebook di una nota marca che paragonava il consumo dei tamponi interni e degli assorbenti esterni usa e getta con la loro coppetta mestruale. Restai subito fulminata! Davvero era possibile smetterla con tutti i problemi dei giorni delle mestruazioni? E come era possibile che nonostante io fossi ostetrica già da un paio di anni non ne avessi mai sentito parlare?

Da lì, la mia passione è esplosa e la ricerca e lo studio oltre che il fatto di usarla mi hanno portato a diventare la terza ostetrica cup counselor in Italia per il numero di coppette possedute (quasi 80).

La nostra cultura apparentemente evoluta fa vivere alle donne le mestruazioni come un problema. Questo crea ansie e difficoltà di accettazione di una fase che se vissuta positivamente diventa veramente importante per attingere alla nostra stessa energia. Molte donne dopo che iniziano ad utilizzarla cominciano a riferire molti risvolti positivi anche psicologici.

coppette mestruali

coppette mestruali

In questo breve articolo dirò quali sono, secondo la mia esperienza di ostetrica cup counselor, le 5 motivazioni per scegliere la coppetta mestruale:

  1. LIBERARSI DALLE IRRITAZIONI: uno dei problemi principali che mi vengono riferiti dalle donne di qualunque età è che gli assorbenti esterni “proprio non li sopporto”. Strisciano sui genitali esterni portando rossori, bruciori e fastidi. Se è estate, ancora peggio. Il calore e l’umidità favoriscono non solo la formazione di piaghe da contatto ma molto spesso di infezioni micotiche che sguazzano nel calore, nell’umidità e nel sangue.

  2. (A proposito di sopra) LIBERARSI DALLE INFEZIONI E INFIAMMAZIONI VAGINALI RICORRENTI: certo, non sarà l’unica cosa che servirà. Sicuramente la coppetta però da un bella mano alle donne che soffrono di vaginiti, vaginosi, micosi e quant’altro soprattutto a cavallo delle mestruazioni o immediatamente prima o dopo. La coppetta infatti non raccogliendo il sangue “alla fonte” non permette la proliferazione batterica negativa prima di 12 h consecutive.

  3. CONOSCERSI MEGLIO: la scelta della coppetta porta le donne a dover fare delle valutazioni sul proprio flusso, sulla propria cervice e sul proprio pavimento pelvico. Non di rado da una consulenza sulla coppetta viene fuori una alterazione del ciclo mestruale sottostimata o un problema al pavimento pelvico. E’ una buona occasione per mettere a posto dei problemi spesso sconosciuti che a lungo andare possono influenzare però la vita femminile.

  4. RISPARMIO: non prendiamoci in giro. “In tempi i carestia ogni pirtuso è galleria” direbbe mio nonno. (trad. per i non siculi: quando c’è crisi ogni piccola cosa ha la sua importanza”). Facciamo un piccolo gioco vi va? Prendiamo un pacco medio di assorbenti da 12 con un costo medio di circa 2,50 euro (costo per assorbente circa 20 cent.). Una donna con un flusso medio di circa 50 ml usa circa 4 assorbenti al giorno per una media di 4 giorni. Il che significa 16 assorbenti per mestruazione con un costo di 3,20 euro. Il costo annuale di questa spesa per questa singola donna che ha un flusso medio che scegli assorbenti non particolari è di circa 40 euro. E anno dopo anno, il costo aumenta. Dopo 5 anni saranno 200 euro. Una coppetta mestruale di marca decente si aggira intorno ai 20 euro e ha una durata di 8-10 anni. Si, avete capito bene. Risparmio del 50% solo nel primo anno. Risparmio di 380 euro in 10 anni. Se ci mettiamo che in casa ci sono più donne, che magari usano assorbenti in cotone per le allergie e poi comprano millemila tipi diversi di assorbenti e hanno flussi non proprio scarsi o amano sentirsi pulite e quindi cambiamo più assorbenti ed è anche estate e si usano pure i tamponi…….il risparmio è veramente notevole!!!!!

  5. AIUTIAMO L’AMBIENTE: per molti non sarà un fattore fondamentale ma vorrei portarvi a riflettere su una cosa. Ogni assorbente è composto da cellulosa (alberi) e da derivati della plastica (quindi petrolio) spesso arricchiti con gel assorbenti per “farli durare” (quel bel colorante blu che si trova all’interno). Poi esiste per ogni assorbente il “packaging” cioè la confezione (anch’essa di plastica) e l’involucro ( di plastica ancora!), in più fabbriche di produzione e smaltimento (dopo solo poche ore di utilizzo). Pensate che per ogni singolo assorbente ci vogliono circa 500 anni per la sua degradazione. 500 ANNI! Se nostra nonna li avesse usati li vedremmo spuntare ancora come funghi. Ricordiamoci che il mondo non è nostro ma dei nostri figli. Che cosa vogliamo lasciargli in eredità?”

A presto!

Sonia Levantino

Ostetrica Cup Counselor

Pagina Fb: Dott.ssa Sonia Levantino

Sito: www.sonialevantino.it

Palermo

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